Referendum dei lavoratori di Airport Handling
Il 18 marzo CGIL, CISL e UIL hanno sottoscritto un accordo con Airport Handling inerente il premio per l’estate 2018 in Welfare aziendale, le ore incrementali e i passaggi da part-time a full-time
Questo accordo, data la non rappresentatività dei sindacati firmatari sulla base dell’accordo del 10 gennaio 2014 (che gli stessi hanno sottoscritto), deve passare al vaglio delle lavoratrici e dei lavoratori e deve essere votato dal 50%+1 degli aventi diritto
USB, insieme alle altre sigle che non hanno sottoscritto l’accordo, ha raccolto quasi mille firme perché si svolgesse il referendum, ma questo strumento viene biecamente manipolato dai firmatari che, consapevoli di avere firmato un accordo non condiviso dai lavoratori, hanno indetto la consultazione per il 7-8-9 maggio, tenendo le altre Organizzazioni Sindacali fuori dalla commissione elettorale, senza che ancora oggi, 6 maggio, i lavoratori conoscano il quesito a cui dovranno rispondere, costituendo un unico seggio all’interno della sede sindacale del Terminal 1 (quando in tutte le precedenti elezioni erano almeno quattro), in una posizione estremamente scomoda da raggiungere e in orari tali da ostacolare la partecipazione al voto.
L’intento è chiaramente quello di boicottare il referendum, di demolire la democrazia sindacale, di tenere fuori i lavoratori dalle decisioni che ricadranno sulle loro spalle e sulle loro vite.
USB crede fortemente nella libera espressione della volontà e nella saggezza dei lavoratori, crede fermamente nello strumento democratico e quindi, contro il boicottaggio di CGIL, CISL e UIL e UGL chiama tutte le lavoratrici e tutti i lavoratori ad andare a votare SÌ all’abrogazione dell’accordo!